Come abbiamo già raccontato la nostra associazione sta collaborando con le suore orsoline di Anivorano per la costruzione di un piccolo ospedale che vada a sostituire la baracca attualmente esistente. Ma un ospedale non può fare a meno dell’acqua, e la cisterna sul tetto che rappresenta l’approvigionamento idrico delle suore non può certo bastare. Collegarsi alla rete idrica del paese, che pesca l’acqua dal fiume, era economicamente poco conveniente, così i nostri progettisti hanno valutato l’idea di scavare un pozzo. Ascoltati i pareri di tecnici del posto che hanno confermato la possibilità di trovare una falda sotterranea si è passati alla fase operativa. Il gruppo dei nostri tecnici, capitanati da Enrico, hanno preso accordi con una ditta locale che si è occupata della costruzione del pozzo dalle trivellazioni iniziali alla creazione di un traliccio su cui porre la cisterna. Dei pannelli fotovoltaiciforniscono l’energia per la pompa che solleva l’acqua fino alla cisterna, da dove poi scenderà nel sistema idrico dell’ospedale. In questo modo la struttura sarà completamente autosufficiente per il bene meno scontato e più prezioso: l’acqua.